Divorzi, burnout depressivi, pensieri di suicidio: il telefono amico dei contadini è diventato una linea calda con sempre più chiamate e sempre maggiori problemi. Ora, l’USC vuole prendere provvedimenti. Le cause? 365 giorni di lavoro all’anno, nessuno spazio per le vacanze, poco tempo per le relazioni con il partner. Molte contadine ne hanno abbastanza del duro lavoro sulle fattorie e lasciano i loro compagni. Secondo Silvia Hohl, responsabile di un servizio di accompagnamento per donne contadine separate o divorziate della Svizzera orientale, negli ultimi 10 anni i casi di coppie che si dividono sono raddoppiati. È quanto riferisce “20 minuti” nella sua edizione in tedesco di qualche giorno fa (clicca sul testo in rosso per leggere tutto l’articolo).
Come altri motivi che portano a “dare i numeri” aggiungerei burocrazia, interpretazioni varie della stessa, tempi luuunghi per le risposte (in contraposizione a quello che ci vieni chiesto), ecc. da parte di un Stato che richiede professionalità ed imprenditorialità in agricoltura ma che, in certi settori, quando vieni confrontato, è proprio lui (lo Stato) che non è capace/abituato ad esserlo. Ogni tanto capisco che passa la voglia.
Come altri motivi che portano a “dare i numeri” aggiungerei burocrazia, interpretazioni varie della stessa, tempi luuunghi per le risposte (in contraposizione a quello che ci vieni chiesto), ecc. da parte di un Stato che richiede professionalità ed imprenditorialità in agricoltura ma che, in certi settori, quando vieni confrontato, è proprio lui (lo Stato) che non è capace/abituato ad esserlo. Ogni tanto capisco che passa la voglia.
Luciano