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Archivi categoria: trasformazione in azienda

Corso SVIAL: Come migliorare la commercializzazione di prodotti agroalimentari regionali?

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Ricerca fondi per un particolare progetto di caseificio in Valle di Blenio

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Per maggiori dettagli: https://wemakeit.com/projects/eine-quantenkaeserei

 

Sovranità alimentare e gastronomia locale: conferenza a Bellinzona e presentazione ricettario

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Controllori delle carni per l’anno 2017

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Aspettando Capodanno: la lavorazione del maiale nostrano ticinese

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È stato emanato il nuovo Regolamento sulla viticoltura del Canton Ticino

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bottiglie

La Sezione dell’agricoltura ha emanato il nuovo

Regolamento cantonale sulla viticoltura

Cliccando sul testo in rosso oppure sulla foto lo puoi scaricare.

VIDEO – La macellazione sul pascolo: indolore e poco stressante per gli animali

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Come potete vedere dal video sottostante e riferito dallo Schweizer Bauer, nel Canton Zurigo un allevatore ha ottenuto il permesso dall’autorità veterinaria cantonale di procedere all’abbattimento di alcuni animali direttamente sul pascolo mediante stordimento con un proiettile di piccolo calibro, dissanguamento direttamente in loco e immediato trasporto in una struttura adatta allo scuoiamento e allo svisceramento. Questo metodo di macellazione, sostenuto dall’Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica FiBL (vedi la documentazione completa) e dall’asssociazione di protezione animali “Vier Pfoten”, mira a dimostrare che l’abbattimento professionale di animali al pascolo è un metodo che permette di non causare stress agli animali e quindi di ottenere una migliore carne e una migliore qualità di vita degli animali stessi. Il metodo potrebbe far scuola ed essere applicato in futuro anche su larga scala, naturalmente con gli adeguati controlli.

Cosa ce ne facciamo di tutta questa lana?

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lana

Clicca sulla foto per leggere l’articolo apparso su Tio.ch concernente il progetto di valorizzazione della lana indigena premiato da Agrifutura.

Mercatino natalizio di Lodrino

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mercatino lodrino

Revisione dell’Ordinanza sulle derrate alimentari

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Il Consiglio federale ha approvato il 23.10.2013 diversi adeguamenti minori dell’ordinanza sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (ODerr).

In particolare, sullo sfondo degli ultimi scandali internazionali nell’ambito delle derrate alimentari, gli adeguamenti eseguiti in materia di rintracciabilità di alimenti d’origine animale e germogli rivestono una rilevanza particolare per la protezione dei consumatori.

L’obbligo di rintracciabilità delle derrate alimentari non è una novità. Tuttavia, grazie a quest’ultima revisione le disposizioni finora in vigore sono state ulteriormente concretizzate. In concreto l’adeguamento del concetto di tracciabilità si realizza con la creazione di un nuovo capoverso 2bis dell’art. 50, che recita:

“Chiunque commerci derrate alimentari di origine animale, germogli o semi per la fabbricazione di germogli, deve inoltre garantire che siano messe a disposizione dell’azienda alimentare a cui sono forniti i prodotti e, su richiesta, dell’autorità di esecuzione competente le seguenti informazioni:

  • una descrizione esatta del prodotto

  • il volume o la quantità del prodotto

  • il nome e l’indirizzo dell’azienda alimentare da cui è spedito il prodotto

  • il nome e l’indirizzo del proprietario precedente, se non si tratta dell’azienda alimentare da cui è spedito il prodotto

  • il nome e l’indirizzo dell’azienda alimentare a cui è spedito il prodotto

  • il nome e l’indirizzo del nuovo proprietario, se non si tratta dell’azienda alimentare a cui è spedito il prodotto

  • un numero di riferimento per identificare la partita, il lotto o la spedizione

  • la data di spedizione”

Le informazioni devono figurare nel documento di consegna.

Il nuovo art. 50, cpv 2bis entrerà in vigore il 1° gennaio 2014.

Una norma transitoria prevede che le derrate alimentari di origine animale, germogli o semi per la fabbricazione di germogli fabbricati prima 1° gennaio 2015 non sottostanno all’obbligo di informazione contenuto nell’art. 50 cpv. 2bis.

Tutte le altre modifiche e un commento specifico ad ognuna di esse sono visibili alla pagina del sito dell’UFSP dedicata alle revisioni di legge.

Ricordiamo qui che il diritto svizzero in materia di derrate alimentari si fonda sulla Costituzione federale. È costituito dalla legge sulle derrate alimentari, da due ordinanze del Consiglio federale, 25 ordinanze dipartimentali (DFI), diverse ordinanze dell’UFSP, lettere d’informazione e istruzioni. Queste basi giuridiche, parzialmente armonizzate con il diritto dell’UE, devono essere costantemente aggiornate. Alla fine di quest’anno il DFI approverà un vasto pacchetto di revisioni di ordinanze dipartimentali. Inoltre, il Parlamento sta attualmente trattando la revisione totale della legge sulle derrate alimentari.

Autocontrollo nel settore della vendita ambulante (mercati)

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bancarella

La legge federale sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso prevede per chiunque fabbrica, tratta, distribuisce, importa od esporta derrate alimentari, additivi e oggetti d’uso, elabori e/o applichi nel quadro della sua attività – affinché le merci siano conformi alle esigenze legali – un concetto di autocontrollo (controllo autonomo). 

Questa esigenza legale si applica anche ai venditori ambulanti, muniti o meno di automezzi specifici, che praticano la vendita ai mercati e altre manifestazioni simili o paragonabili sul territorio svizzero. In assenza di una specifica associazione di categoria professionale, i chimici cantonali svizzeri hanno prodotto un documento, nel quale sono elencati i requisiti minimi per i diversi tipi di distribuzione ambulante di alimenti. Esso è concepito come modello di linea guida per i venditori al mercato (apri la pagina, clicca su “Linee guida settore alimentare” e vedi il punto 2) e deve essere in ogni caso personalizzato. Il Laboratorio cantonale organizzerà nel corso del prossimo autunno 2013, in collaborazione con le autorità competenti (Uffici tecnici, Polizia comunale, ecc.) dei Comuni dove sono organizzati mercati alimentari, dei momenti di introduzione e formazione specifici per gli operatori del settore. A partire dal 1.1.2014, la versione personalizzata dovrà essere accessibile e consultabile sul posto dal responsabile, dal personale impiegato e dagli organi di controllo competenti.

Gemma Gourmet 2013: i ticinesi sbancano!

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gourmet 2013

Etanolo, fruttosio e tannini: le molecole “sensoriali” dei vini

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bicer

Uno studio americano mostra come alcuni attributi organolettici siano particolarmente sensibili ai livelli di concentrazione di tre molecole. Si tratta di etanolo, fruttosio e tannini che possono influire sulle proprietà sensoriali dei vini.

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Leggi tutto l’articolo apparso su TeatroNaturale.it.

L’influenza della temperatura sull’invecchiamento e le qualità sensoriali del vino

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portabottiglie

Quando si parla di produzione di vino, purtroppo viene prestata la massima cura in campo e in cantina ma non sempre nel trasporto e sugli scaffali. Talvolta nemmeno a casa. Temperature troppo elevate possono corrispondere a invecchiamenti precoci anche di 18 mesi.

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Leggi le considerazioni di Ernesto Vania, apparse sul sito TeatroNaturale.it (clicca sul testo in blu).

 

Controllare la fermetazione malolattica è prendersi cura di un ecosistema complesso

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vino

Segnaliamo un istruttivo articolo apparso su TeatroNaturale.it intitolato “Controllare la fermentazione malolattica è prendersi cura di un ecosistema complesso.”

Gli alimenti di origine esotica spesso non rispettano le norme svizzere

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Il Laboratorio cantonale del Cantone di Basilea Città ha svolto un’indagine su 23 campioni di alimenti di origine esotica, provenienti specialmente da Africa, Asia e America latina. I risultati sono sconcertanti: tutti e 23 i campioni hanno presentato lacune, vuoi nell’etichettatura, vuoi nella dichiarazione della composizione e addirittura dell’origine.

Leggi il rapporto completo del “Kantonales Laboratorium” di Basel Stadt.

Soluzione “storica” per il macello: Agrifutura propone il “modello Zurigo”

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Lo abbiamo battezzato “modello Zurigo” – comincia così un allegato alla documentazione stampa distribuita oggi ai media in occasione di una conferenza stampa indetta da Agrifutura. E il documento così prosegue: …e rappresenta una possibile via per uscire dalla situazione di stallo in cui si trova il macello di interesse cantonale di Cresciano. In concreto, Agrifutura, associazione di agricoltori ticinesi, suggerisce al Cantone di acquistare la struttura e di affidarne la gestione a un ente esterno (società o privato che sia) in base a un bando di concorso pubblico. “A Zurigo funziona proprio così – spiega Giovanni Berardi, presidente di Agrifutura. Ci siamo stati il 13 luglio e il direttore della Schlachtbetrieb Zürich AG Hans Rudolf Hofer ci ha illustrato la loro realtà che negli anni ‘90 fu confrontata con una gestione deficitaria, tanto che si fu vicino alla chiusura. Si riuscì a rimettere in sesto la situazione secondo il concetto: le strutture in mano pubblica, la gestione ai privati.”

Questa soluzione può essere concretizzata in tempi brevi se ci sarà da parte del governo un approccio aziendale al problema ed eviterebbe una chiusura prolungata della struttura col rischio di veder deperire macchinari e attrezzature in attesa dell’iter fallimentare. “Vista la posta in gioco – continua Berardi – è forse l’unica soluzione che permette di salvare capra e cavolo. E lo dico da allevatore e rappresentante dei contadini, ma anche da cittadino di questo Cantone che dovrebbe fare ciò che è necessario per scongiurare la perdita dei milioni investiti nel macello.” E infatti, l’acquisto del macello da parte dell’ente pubblico eviterebbe a BancaStato di perdere il cospicuo credito che vanta nei confronti della MATI SA e allo stesso Cantone di perdere il credito LIM senza interessi concesso a suo tempo. E, fattore importantissimo, le macellazioni potrebbero riprendere immediatamente in una struttura “nuova di pacca”.

Scarica la documentazione stampa (clicca sul testo in rosso per scaricare i singoli docuemnti):

documento powerpoint di presentazione

comunicato stampa

possibile tempistica

scheda “macello Zurigo”

riflessioni sugli scenari di salvataggio 

– esempio acquisto cantonale in tempi record (messaggio Vergiò)

– esempio acquisto cantonale in tempi record (rapporto Vergiò)

I macelli ancora in funzione in Ticino

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Dopo la sospensione delle attività al macello di Cresciano viene a crearsi una situazione di emergenza. Per questo, come Agrifutura ci siamo sentiti in dovere di contattare tutti i macelli ancora in attività onde poter sopperire alla chiusura di Cresciano. In generale, abbiamo trovato una buona disponibilità a collaborare e ad accogliere capi da macellare. Però tutti i piccoli macelli in attività ribadiscono di essere in grado di accogliere solo capi di bestiame in misura limitata e SOLAMENTE PREVIO ACCORDO PRELIMINARE. In pratica, bisogna annunciarsi di volta in volta per vedere se c’è la disponibilità. ATTENZIONE: non tutti i macelli sono in grado di accogliere tutte le tipologie di bestiame. Per contro, per macellazioni di molti capi di bestiame in una volta sola, bisognerà probabilmente far capo a strutture fuori cantone.

Di seguito pubblichiamo la lista dei piccoli macelli ancora in attività che abbiamo contattato e che sono disposti ad accogliere previo accordo bestiame da macellare.

 

Macelleria Cavargna Patrick, Malvaglia – tel. 091 870 14 88

Macelleria Mattioli Donato, Lavorgo – tel. 091 865 11 44

Macelleria Vescovi, Olivone – tel. 091 872 17 21

Macelleria Piccoli Fausto, Piotta – tel. 091 868 11 19

Az. agricola La Colombera, S. Antonino – tel. 091 858 21 70

Macelleria Fratelli Freddi, Intragna – tel. 091 796 12 49

 

Per coloro che hanno diversi capi da macellare segnaliamo pure che il seguente trasportatore si reca regolarmente al macello di Sursee (Lucerna) e, previo accordo, è disposto a trasportare altri capi in quel macello e ad organizzare il rientro delle carcasse:

 

Trasporti Balmelli Patrick, Peccia – tel. 079 230 08 58

Macello: il cantone vuole dialogare

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Dopo il lancio qualche tempo fa della piattaforma agroalimentare, il Cantone propone ora una piattaforma di dialogo per scongiurare il fallimento della MATI SA, la società che ha edificato e gestisce il macello di Cresciano. Intanto, da fonti ufficiose si apprende che le macellazioni si svolgono regolarmente nella struttura di Cresciano. E questo dopo che nel comunicato della MATI divulgato “urbi et orbi” si parlava esplicitamente di “deposito dei bilanci e di sospensione dell’attività”. Un’ulteriore dimostrazione del pressapochismo degli amministratori del macello.

Leggi l’articolo apparso sul CdT – online.

Soluzione per il macello di Cresciano: la frollatura all’osso!

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Il copione del teatrino dell’agricoltura ticinese è inesauribile! Un po’ come quello della “Domenica popolare” dove, quando si pensava ormai finito il ventaglio di argomenti per i vari spettacoli, ecco che il compianto Sergio Maspoli ti sfornava ancora un buon numero di freschissime, frizzanti e coinvolgenti commedie dialettali.

 

E il teatrino dell’agricoltura ticinese l’ultima chicca l’ha sfornata proprio oggi. Riguarda il macello ed è un vero exploit perchè la telenovela del macello, come la “Domenica popolare”, sembrava a corto di argomenti. Il segretario dell’Unione contadini ticinese in un momento di assoluta illuminazione ha partorito – cosa impensabile dopo la notizia di ieri del deposito dei bilanci della MATI SA – la soluzione risolutiva: con la frollatura all’osso della carne si risolvono i problemi del macello!

Sì, avete letto bene. Se non vi fidate potete ascoltare il servizio andato in onda alle Cronache regionali della Rete Uno (clicca sul testo in rosso, poi clicca sul servizio di Giovanni Marci) oppure leggere qui sotto la trascrizione precisa dell’intervista, proprio come in un copione teatrale o in uno dei verbali del calcioscommesse.

Trascrizione dell’intercettazione radiofonica (Cronache regionali del 29 giugno 2012):

Cronista (Giovanni Marci): “In questa fase decisiva sarà necessario in primis aumentare i quantitativi di carne macellata, ma anche, secondo Cleto Ferrari, segretario dell’Unione contadini ticinesi, dare al mattatoio un valore aggiunto in modo che diventi concorrenziale e redditizio”.

Cleto Ferrari: “Si può fare di più, è chiaro. Prima di tutto bisogna vedere con i mezzi finanziari cosa si riesce. Però, stiamo valorizzando al meglio il prodotto ticinese anche a livello gastronomico e quindi dobbiamo fare di tutto per mantenere aperto questo macello perchè proprio la carne e la gastronomia è fondamentale. Quello che possiamo fare è REINTRODURRE IL SISTEMA DELLA FROLLATURA DELLA CARNE DEL VECCHIO SISTEMA ALL’OSSO e che è un valore aggiunto essenziale nella gastronomia. Potere avere i prodotti di questo tipo sarebbe veramente notevole e sarebbe anche un bel segnale nei confronti degli agricoltori che curano il nostro paesaggio.”

Fulmine a ciel sereno: il macello di Cresciano chiude!

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Solo pochissime ore dopo il comunicato stampa del Consiglio di Stato che assicurava un’entrata in materia per un aiuto al macello di Cresciano a patto di vedere un piano di risanamento serio e concreto, la MATI SA annuncia il deposito dei bilanci e la chiusura della struttura per il prossimo 30 giugno, come riferito dal portale tio.ch (clicca sul testo colorato in rosso per scaricare la notizia)!

Ecco alcuni passaggi del comunicato MATI:

“Per sopperire alle necessità dell’utenza, sono in corso trattative per garantire una gestione transitoria, riguardo alla quale seguiranno ulteriori comunicazioni appena possibile”.

Se il macello verrà definitivamente chiuso la MATI osserva che a pagare “sarà tutto il settore agricolo e la filiera della carne, nonché i consumatori e i cittadini del nostro cantone”.

 

Infine i ringraziamenti della MATI SA a tutti coloro che hanno reso possibile la costruzione del macello di Cresciano: “grazie a loro, oggi il Cantone Ticino dispone di una struttura idonea e in regola con tutte le norme vigenti, per sostenere l’economia agricola e la filiera della carne della nostra regione. Se potrà continuare ad operare, verrà deciso dagli organi preposti”.

 

 

Vino con latte e uova

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“Contiene solfiti”. Finora, sulle etichette di vino si era abituati a questa semplice indicazione, benchè indispensabile per legge solo da qualche anno a questa parte. In futuro, le cose potrebbero cambiare. Intanto, nell’UE cambieranno già quest’anno. I vini etichettati dopo il 30 giugno 2012 dovranno riportare l’indicazione “contiene uova e derivati” oppure “contiene latte e derivati” se per la loro produzione si è fatto uso di agenti chiarificatori come l’albumina e la caseina, considerati come potenziali allergeni.

Leggi la notizia apparsa sul portale TeatroNaturale.it.

Alp forum: latticini dell’alpe gustosi e sicuri!

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Scarica la rivista Alpforum dove puoi trovare interessanti informazioni per la stagione alpestre e casearia 2012.

Il macello di Avegno si farà

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Fonte: Giornale del Popolo di martedì 29 maggio 2012

Una cravatta di seta tutta svizzera

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Ci sono stati ben 100 anni di pausa, ma ora si è riusciti a produrre ben 3 cravatte di seta svizzera. Ci è voluto un progetto di Swiss Silk che ha reintrodotto la produzione di seta nel nostro paese. Due delle tre cravatte “prototipo” saranno messa all’asta dal 21 aprile su ricardo ed ebay e il ricavato andrà a favore del progetto. I promotori stanno cercando luoghi con piante di gelso, con le cui foglie si nutrono i bozzoli del baco da seta. Ticinesi fatevi avanti!

Macello di Cresciano: scatta l’interrogazione

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Nemmeno il tempo di pubblicare la notizia riportata dal Corriere del Ticino con la quale si annunciava la necessità di un piano di risanamento per la Macello Ticino SA, ed è scattata un’interrogazione parlamentare del gruppo UDC.

La Macello Ticino Sa naviga in cattive acque

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Per evitare di tagliare la testa al toro (fallimento), il CdA della MATI SA, la Macello Ticino Società Anonima ha intenzione di presentare un piano di risanamento per abbattere il cospicuo debito e diversificare le proprie attività. Le cifre del lento dissanguamento sono impietose: – 60% (meno sessanta percento) di macellazioni rispetto alle previsioni. E l’attività ridotta all’osso non permette di far fronte alle ingenti spese gestionali.

Leggi tutti i dettagli sull’edizione odierna del Corriere del Ticino.

MATI: aperture straordinarie per la macellazione di capretti e agnelli

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Controllori delle carni per l’anno 2012

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Discorso di Laura Sadis a saperi e Sapori

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Scarica il discorso pronunciato da Laura Sadis, Consigliera di Stato direttrice del Dipartimento dell'economia e delle finanze, all'inaugurazione della decima edizione di Saperi e Sapori, svoltasi da venerdì a domenica al mercato coperto di Mendrisio.

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