Archivi categoria: protezione natura
Serata informativa e di discussione sulle opportunità del Parco del Piano di Magadino per l’agricoltura
Gentili signore, egregi signori,
Vi segnaliamo la Serata informativa e di discussione sulle opportunità del Parco del Piano di Magadino per l’agricoltura.
Che si terrà
lunedì 25 marzo alle ore 20, al ristorante Millefiori in Viale Stazione a Giubiasco.
Per questioni organizzative è gradita l’iscrizione entro il 20 marzo all’indirizzo info@parcodelpianodimagadino.ch.
Vi segnaliamo che le aziende agricole del Piano che percepiscono pagamenti diretti hanno ricevuto l’invito direttamente.
Cordiali saluti
Alma Sartoris
Direttrice
——————————————-
Fondazione
Parco del Piano di Magadino
Via Cantonale 26
6515 Gudo
alma.sartoris@parcodelpianodimagadino.ch
Tel. 091 820 08 90
Tel. diretto: 091 820 08 91
APM: castagnata e inaugurazione pannello informativo
Cari soci e simpatizzanti APM,
sabato prossimo, 28 ottobre, a un anno dalla messa a dimora del viale alberato presso il Demanio cantonale di Gudo per testimoniare i trenta anni di presenza dell’APM, sarà inaugurato un pannello informativo con tutte le indicazioni sul progetto.
Il viale alberato, realizzato con piante autoctone di diverse specie, è stato concepito in stretta collaborazione con Ficedula e BirdLife Svizzera, Associazioni che hanno finanziato l’acquisto delle piante e delle relative protezioni.
Per l’occasione sarà offerta ai soci e agli ospiti, presso gli stabili del Demanio, una castagnata in compagnia.
L’evento avrà luogo con ogni condizione meteorologica.
Il fuoco alle caldaie per la castagnata sarà dato dalle già alle 14.00 con la distribuzione fino all’esaurimento delle castagne.
L’appuntamento per la cerimonia inaugurale del pannello è alle 15.30, sul posto,
Vi attendiamo numerosi
Daniele Polli, segretario APM
Via Locarno 118
6516 Cugnasco
Tel: 091 840 95 55
Mail: daniele.polli@bluewin.ch
Spazi destinati alle acque e agricoltura
L’Ufficio federale dell’ambiente, l’Ufficio federale dell’agricoltura e l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale hanno elaborato in collaborazione con i cantoni le direttive per la gestione agricola degli spazi situati ai bordi di corsi d’acqua alla luce della revisione del 2009 della Legge sulla protezione delle acque.
Scarica le direttive in lingua tedesca e scarica le direttive in lingua francese.
Piano di Magadino: A2/A13, chieste garanzie ma il Parco non è sotto tiro

Il Piano di Magadino.
di Maurizio Valsesia
Davvero volete affossare il progetto del Parco del Piano di Magadino? «Assolutamente no, nessuno vuole impallinare nulla. Ritengo esagerata la reazione del collega dei Verdi».
Getta acqua sul fuoco il presidente della Commissione Pianificazione del Territorio Luigi Canepa (Ppd), da noi interpellato dopo l’arrivo in redazione del comunicato stampa con cui i Verdi hanno annunciato che il loro rappresentante, Francesco Maggi, ha abbandonato la riunione della Commissione in corso ieri a Bellinzona, «mentre si discuteva, o meglio si impallinava, il progetto di Parco del Piano di Magadino», sostiene il partito ecologista, che parla di «manovre antidemocratiche».
«Dopo due anni di lavoro, estenuanti tira-molla, esauriti i pretesti per guadagnare altro tempo – prosegue la nota dei Verdi – sono usciti allo scoperto i cecchini. Lega, UDC e la maggioranza di PPD e PLR hanno chiaramente fatto capire che non intendono approvare il Parco del Piano di Magadino. Secondo loro la priorità è il collegamento veloce A2-A13 per Locarno, anche a costo di ripescare la famigerata Variante 95». E ancora: «Si sta affossando un progetto di valorizzazione del Piano di Magadino che a livello di consultazione ha suscitato ampi consensi mentre per il collegamento A2- A13 si sta rischiando di far saltare gli accordi sul tracciato, mandando alle ortiche anche la speranza di vedere un futuro collegamento per Locarno».
Presidente Canepa, in che clima si è svolta la riunione e cosa avete deciso. «Il clima era assolutamente normale. I toni non erano eccessivi. Il collega Maggi ha espresso una serie di dubbi e poi, un po’ a sorpresa, si è alzato ed è uscito. Noi abbiamo proseguito i lavori e, ripeto, la Commissione intende portare avanti il dossier. Il collega Lorenzo Bassi sarà relatore della bozza del rapporto, che ha garantito di presentare per settembre. Contiamo così di arrivare in Gran Consiglio con il dossier entro la fine dell’anno».
Perché si è parlato anche del collegamento veloce del Locarnese con l’autostrada? «Semplicemente perché alcuni colleghi voglio essere sicuri che approvando il Parco e quindi definendo il suo perimetro, non si precluda l’avanzamento dell’iter relativo all’A2/A13. Un dubbio.
«A tal proposito invieremo al Consiglio di Stato una lettera per chiedere maggiori informazioni. Credo che Maggi abbia equivocato; nessuno ha espresso l’intenzione di affossare il Parco. Certo, sulla creazione di quest’area protetta e di svago non tutte le sensibilità sono uguali, ma la maggioranza della Commissione è favorevole».
L’arte del “plessage” delle siepi rurali
.
Segnaliamo un interessante libro sul plessage delle siepi. Con questa tecnica (vedi video sopra), un tempo, prima dell’avvento del filo spinato, erano realizzati i recinti per il bestiame. Oggi, si possono ottenere utilissimi ecosistemi che favoriscono la biodiversità. Scarica il libro “Les haies rurales, rôles – création – entretien” cliccando sul testo in rosso o sull’immagine sottostante.
.
Parco del Piano di Magadino: licenziato il Messaggio governativo
Il Parco del Piano si avvia celermente verso la dirittura d’arrivo. Il Consiglio di stato ha infatti licenziato il Messaggio n. 6648 relativo all’adozione del Piano di Utilizzazione Cantonale del Parco del Piano di Magadino (per scaricare i documenti clicca sui testi in rosso) che sarà ora al vaglio del Gran Consiglio.
Esiste una pagina web del Cantone con tutti i dettagli sul PUC del Parco del Piano di Magadino.
Si può anche consultare la cartella stampa sul PUC PdM.
Per chi preferisce le letture impegnate, suggeriamo il rapporto conclusivo della procedura di consultazione che contiene alcune chicche come:
– il pieno reinserimento nella zona agricola delle golene del fiume Ticino come richiesto da Agrifutura (lo stralcio era sfuggito al “gotha” dell’agricoltura ticinese, i cui rappresentanti, impegnati in prolisse e ridondanti prese di posizione “copia e incolla”, non si erano accorti di questo macroscopico errore);
– la presa di posizione dell’uct, riuscita nell’intento autolesionista di far stralciare alcune misure assolutamente vantaggiose per il settore agricolo, come (per farne solo uno di esempio) la misura M_2.2.3 che prevedeva di offrire ulteriori sostegni finanziari per migliorie strutturali finalizzate all’attuazione degli obiettivi del Parco.
– la stringatissima presa di posizione della Sezione dell’agricoltura che si è espressa unicamente sul punto M_2.1.5 (ma forse qui il rapporto conclusivo non è completo?). A titolo di paragone, la Sezione della mobilità si è espressa su 13 punti, quella della Protezione aria, acqua e suolo su 15 punti, l’Ufficio corsi d’acqua su 8 punti e l’Ufficio domande di costruzione su 4. Senza contare che l’Ufficio federale dell’ambiente si è espresso su 8 punti e l’Aereoporto cantonale di Locarno su 18 (!).
– le prese di posizione di Roberto Aerni (il nuovo volto “democratico” dell’uct) e della Società agricola del Locarnese, praticamente identiche, alla faccia della democrazia.
Buona lettura!
Attenzione ai piccoli ricci
Sono qui per ricordarvi di fare molta attenzione sulla strada
perché è il periodo dei piccoli ricci (troppo belli, inoffensivi ed UTILI!)
Vi sbarazzeranno da lumache, uova di serpenti, piccole vipere,
larve di insetti dannosi per gli orti ed i giardini, ecc.
Sarebbe un peccato schiacciarmi, no???
Grazie per i piccoli ricci.
Approvato il Piano di gestione dei rifiuti organici
Il Consiglio di Stato ha recentemente approvato il capitolo G del Piano cantonale per la gestione dei rifiuti. Il capitolo G riguarda i rifiuti organici come liquami, composto, scarti animali, frazione organica dei rifiuti solidi urbani, ecc.
Se ti interessa puoi scaricare il documento.
Prati e pascoli secchi di importanza nazionale: una guida per sapere come applicare l’ordinanza
Un nuovo opuscolo (clicca sull’immagine per scaricarlo), edito dall’amministrazione federale, precisa le modalità di gestione dei prati e dei pascoli secchi giusta l’Ordinanza sulla protezione dei prati e dei pascoli secchi di importanza nazionale.
I prati e pascoli secchi (PPS) sono habitat naturali ricchi di specie. Poiché sono particolarmente minacciati, il Consiglio federale li ha recensiti in un inventario secondo l’articolo 18a della legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN; RS 451). Le modalità d’applicazione della legge sono stabilite dall’ordinanza sulla protezione dei prati e pascoli secchi d’importanza nazionale. L’opuscolo che puoi scaricare nel seguente post è un aiuto all’esecuzione e precisa il contenuto dell’ordinanza, soprattutto per quanto concerne l’adeguata gestione di questi habitat.
Pagamenti diretti e qualità biologica
Domanda:
"Dispongo di un vigneto estensivo con biodiversità naturale. Mi conviene annunciare la superficie per la qualità biologica?"
Risposta:
"La materia è regolata dall’Ordinanza sulla qualità ecologica che si può scaricare dal sito web dell’Amministrazione federale unitamente a tutta una serie di Istruzioni concernenti i diversi ambiti agricoli. Il vigneto, naturalmente deve essere inserito come Superficie di Compensazione Ecologica (SCE), cioè deve adempiere le direttive concernenti i vigneti con biodiversità naturale e le norme previste nell’allegato 31.2.8 dell’Ordinanza federale sui pagamenti diretti. Annunciandolo anche per la Qualità Biologica, sarà effettuata dal Cantone una verifica della qualità. In altre parole si appura se tale vigneto annovera determinate specie vegetali faro o elementi strutturali particolari in grado di fargli raggiungere un punteggio minimo stabilito in base alle relative istruzioni. Le verifiche hanno luogo di regola durante il mese di agosto. I contributi per la Qualità Biologica sono cumulabili con i normali pagamenti diretti (compresi quelli per la SCE) e con eventuali contributi accordati nell’ambito di un progetto di Interconnessione delle SCE (per il quale c’è tutto un iter particolare da seguire, coinvolgendo diverse aziende agricole in una determinata regione)".
Nomination guardiani della biodiversità
Il 2010 è l’anno della biodiversità e nell’area mediterranea è stata lanciata la "Nomination dei guardiani della biodiversità" dove si possono presentare candidature (email: info@diversityforlife.org) entro il 1. aprile 2010.
OPINIONE: “Apprezzare e proteggere la biodiversità”
di Moritz Leuenberger, Consigliere federale
La biodiversità è un elemento indispensabile per la vita dell’uomo, proprio come lo sono l’aria e l’acqua. Il 22 maggio, in occasione della Giornata internazionale della biodiversità proclamata dall’ONU, vogliamo prendere coscienza della diversità biologica.
Il concetto di biodiversità comprende tre livelli:
- la diversità degli ecosistemi (habitat come l’acqua, il bosco e lo spazio alpino);
- la diversità delle specie (animali, piante, funghi e microrganismi);
- la diversità dei geni (razze o tipi di specie selvatiche e utilizzate).
L’uomo trae benefici da tutti e tre i livelli di biodiversità. Ecco alcuni esempi: un terzo degli alimentari che consumiamo derivano da piante impollinate da specie animali selvatiche. Diverse comunità naturali contribuiscono a depurare l’acqua. Nove dei dieci medicinali più venduti sono a base di materie prime vegetali. Per l’allevamento degli animali da reddito e la coltivazione di piante utili si ricorre spesso al pool genetico delle specie selvatiche.
La Svizzera si impegna da anni a favore del mantenimento della biodiversità. Lo prescrivono sia la nostra Costituzione che diversi trattati internazionali. Gli inventari di biotopi, le Liste Rosse delle specie minacciate, il monitoraggio della biodiversità o la compensazione ecologica nell’agricoltura sono alcuni degli strumenti sviluppati nel nostro Paese negli scorsi anni.
Cifre e fatti illustrano come la perdita di biodiversità in Svizzera e all’estero sia un processo lento, ma inesorabile. Il motivo è il seguente: le superfici, la qualità e l’interconnessione dei maggiori habitat naturali stanno regredendo. A causa della distruzione degli habitat, singole specie si estinguono localmente. È un processo spesso impercettibile, che avviene in piccole aree e provoca ripercussioni che si protraggono nel tempo.
La salvaguardia e la promozione della biodiversità sono un compito di tutta la società. Nel settembre 2008, il Parlamento ha pertanto integrato nel programma di legislatura 2007-2011 l’elaborazione di una strategia per la biodiversità. Dall’inizio del 2009, l’Ufficio federale dell’ambiente, in collaborazione con alcune cerchie interessate, sta lavorando a questa strategia; entro l’estate, il Consiglio federale ne definirà le linee guida
Noi cittadine e cittadini dovremmo prendere coscienza della diversità delle piante, degli animali e degli habitat naturali, nonché della ricchezza del nostro ambiente. Lo possiamo fare, se acuiamo tutti i nostri sensi, mangiando, ascoltando il cinguettio degli uccelli o apprezzando il profumo di un fiore.
Chi sa apprezzare la diversità della vita sa anche proteggerla.
Moritz Leuenberger, Consigliere federale