Crediamo che a memoria di agricoltore, mai in Ticino si sia assistito allo sfratto di una famiglia contadina e di tutto il loro bestiame nel bel mezzo dell’inverno. E, ironia della sorte, men che meno nel villaggio situato alla maggiore altitudine di tutto il Canton Ticino, dove d’inverno si possono avere anche 2-3 metri di neve. Il primo pensiero va alle persone toccate alle quali esprimiamo la nostra piena solidarietà. Se necessario, saremo al vostro fianco anche con un presidio per impedire questa assurdità. A questo proposito è utile ricordare che qualsiasi legge agricola tiene conto delle particolarità del settore e, ad esempio, fa coincidere la fine di un contratto con un termine primaverile o autunnale, ovvero all’inizio o alla fine della stagione, ma mai in pieno inverno! In secondo luogo, rivolgiamo un appello al proprietario, che fra l’altro è un ex-dirigente dell’Unione Contadini Ticinesi e attualmente insegna alla scuola agraria di Mezzana, affinché valuti da vero signore la situazione e conceda più tempo per sistemare tutta la vicenda che si risolverà con la costruzione della stalla della famiglia Arcioni. Fra l’altro, un atto di signorilità a questo stadio non farebbe altro che confermare la fama degli agricoltori come persone in grado di risolvere col dialogo reciproco e bonalmente anche le situazioni più intricate. Terza e ultima considerazione: gli aspetti giuridico-amministrativi dovranno in futuro essere al centro dell’attenzione della consulenza agricola e della Sezione dell’agricoltura. Una situazione contrattuale chiara evita conflitti. A che serve conoscere in dettaglio le norme di concimazione dei prati, se poi gli agricoltori inciampano sulle questioni giuridico-amministrative? E, purtroppo, anche a causa della specificità del settore agricolo e delle innumerevoli leggi che lo reggono, in Ticino di avvocati delle cause perse in questo ambito ne esistono molti. E anziché risolvere le situazioni, le aggrovigliano.
Io credo che l’idea di sfrattare mucche in lattazione, capre gravide che tra poco partoriranno, tutto il loro cibo e l’attrezzatura necessaria alle loro cure in pieno inverno, sia in netta contraddizione con la legge sulla protezione degli animali. Questa idea l’ha avuta l’ex presidente dell’Unione Contadini Ticinesi, il rappresentante dei contadini, persone che vivono con il loro animali, se ne prendono cura, li rispettano. La saggezza contadina non è certo fatta così. Che un giudice, abituato a consultare leggi e applicarle, non sia in grado di usare il buonsenso lo capisco ma che un ex contadino mostri tanto cinismo no. Mi auguro che possano trovare un accordo per lasciare alla famiglia Arcioni il tempo di costruire la nuova stalla con l’aiuto delle istituzioni che hanno il potere di intervenire. Altrimenti saremo in tanti a protestare contro questa ingiustizia.
Perfettamente d’accordo se vengono a controllarti le capre se alcune mancano il bottone o hanno le unghie lunghe ti fanno rapporto e poi vedi sui pagamenti diretti le deduzioni in questo caso il vet cantonale si trincera dietro il fatto che vi é in ballo una decisione giuridica,bisogna avere le palle caro Vanzetti!!!!!!!!
Qualcuno ha detto che signori si nasce…e prima ancora qualcun altro ha detto che chi mangia la zuppa con il diavolo deve usare il cucchiaio con il manico lungo.
Io credo che l’idea di sfrattare mucche in lattazione, capre gravide che tra poco partoriranno, tutto il loro cibo e l’attrezzatura necessaria alle loro cure in pieno inverno, sia in netta contraddizione con la legge sulla protezione degli animali. Questa idea l’ha avuta l’ex presidente dell’Unione Contadini Ticinesi, il rappresentante dei contadini, persone che vivono con il loro animali, se ne prendono cura, li rispettano. La saggezza contadina non è certo fatta così. Che un giudice, abituato a consultare leggi e applicarle, non sia in grado di usare il buonsenso lo capisco ma che un ex contadino mostri tanto cinismo no. Mi auguro che possano trovare un accordo per lasciare alla famiglia Arcioni il tempo di costruire la nuova stalla con l’aiuto delle istituzioni che hanno il potere di intervenire. Altrimenti saremo in tanti a protestare contro questa ingiustizia.
Perfettamente d’accordo se vengono a controllarti le capre se alcune mancano il bottone o hanno le unghie lunghe ti fanno rapporto e poi vedi sui pagamenti diretti le deduzioni in questo caso il vet cantonale si trincera dietro il fatto che vi é in ballo una decisione giuridica,bisogna avere le palle caro Vanzetti!!!!!!!!
Qualcuno ha detto che signori si nasce…e prima ancora qualcun altro ha detto che chi mangia la zuppa con il diavolo deve usare il cucchiaio con il manico lungo.