È calato il gelo la scorsa estate sul mercato della carne nostrana in Ticino. Da inizio luglio a fine agosto il macello di Cresciano ha chiuso i battenti. Chi voleva macellare le proprie bestie le doveva portare in Svizzera tedesca. Il motivo? La società che gestisce il macello, presa nella morsa dei debiti, ha dichiarato fallimento. La pretura di Biasca ha in seguito dato una proroga di quattro mesi per risollevare la situazione finanziaria. La carne “marchio Ticino” è tuttora a rischio. Ma come stanno vivendo questo problema i diretti interessati, vale a dire gli attori principali della filiera della carne nostrana, allevatori, macellai e rivenditori? Falò li ha incontrati, cercando di capire quali sono i reali interessi in gioco che dipendono dal macello di Cresciano.
Non perdere la puntata di Falò di domani, giovedì 25 ottobre 2012, ore 21.10 su RSI LA1